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Published: Monday, 21 March 2022 11:14

PILLOLE DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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Hai investito in macchinari, attrezzature ed impianti?
SE HAI ACQUISTATO UN MACCHINARIO CHE RIENTRA NELLA CATEGORIA DEI BENI 4.0, PUOI AVERE UN CREDITO D’IMPOSTA FINO AL 50% DELLE SPESE SOSTENUTE.
· CHI PUÒ AVERNE ACCESSO
L’agevolazione si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.
· INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono ammessi investimenti in beni strumentali nuovi, materiali o immateriali, indicati negli allegati A e B annessi alla legge 232/2016 (beni 4.0), destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
· NON SONO AMMESSI investimenti in:
- aeromobili da turismo, navi e imbarcazioni da diporto, autovetture e autocaravan, ciclomotori e motocicli, veicoli adibiti ad uso pubblico;
- fabbricati destinati all’industria, edifici e costruzioni;
- condutture e condotte, materiale rotabile, ferroviario e tramviario, aeromobili;
- beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.
· TEMPISTICHE DEGLI INVESTIMENTI E CREDITO D’IMPOSTA SPETTANTE.
□ BENI STRUMENTALI NUOVI INDICATI NELL’ALLEGATO A DELLA LEGGE 232/2016 (BENI MATERIALI).
Ø 01/01/2022-31/12/2022 (30/06/2023 se entro il 31/12/2022 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%):
credito d’imposta del 40% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni;
credito d’imposta del 20% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni;
credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni.
Ø 01/01/2023-31/12/2025 (30/06/2026 se entro 31/12/2025 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%):
credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni;
credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni;
credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni;
credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 50 milioni per investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale).
□ BENI INDICATI NELL’ALLEGATO B DELLA LEGGE 232/2016 (BENI IMMATERIALI).
Ø 16/11/2020-31/12/2023 (30/06/2024 se entro il 31/12/2023 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%): credito d’imposta del 20% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a euro 1 milione;
Ø 01/01/2024-31/12/2024 (30/06/2025 se entro il 31/12/2024 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%): credito d’imposta del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a euro 1 milione;
Ø 01/01/2025-31/12/2025 (30/06/2026 se entro il 31/12/2025 l’ordine è accettato e viene pagato un acconto di almeno il 20%): credito d’imposta del 10% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a euro 1 milione.
· COME AVVALERSI DEL CREDITO D’IMPOSTA
Le imprese che intendono avvalersi del credito d’imposta per l’acquisto di beni 4.0 sono tenute a produrre una perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui agli allegati A e B della Legge 232/2016, e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a euro 300.000,00, l’onere documentale può essere adempiuto attraverso una dichiarazione resa dal legale rappresentante.
· CLASSIFICAZIONE E REQUISITI DEI BENI INDICATI NELL’ALLEGATO A
Focalizzando l’attenzione sui beni materiali in chiave Industria 4.0 e seguendo la classificazione contenuta nell’Allegato A alla legge n. 232/2016, essi possono essere suddivisi in tre macrocategorie:
1) i beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
2) i sistemi per l’assicurazione della qualità;
3) i dispositivi per l’iterazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.
I beni di cui al precedente punto 1) devono necessariamente possedere cinque caratteristiche obbligatorie nonché almeno due su tre delle ulteriori caratteristiche previste dalla normativa.
Così come individuate dalla circolare n. 4/E del 30 marzo 2017, i cinque requisiti obbligatori sono elencati nel seguito:
- controllo per mezzo di CNC e/o PLC;
- interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
- integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
- interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive;
- rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Inoltre, i suddetti beni devono essere dotati di almeno due tra i seguenti ulteriori requisiti per renderli integrabili a sistemi cyberfisici:
- sistemi di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
- monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
- caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo.
Con riferimento, invece, ai sistemi e ai dispositivi di cui ai precedenti punti 2) e 3), il rispetto delle caratteristiche c.d. “5+2” non è essenziale, essendo necessaria esclusivamente l’interconnessione del bene.
Il requisito dell’interconnessione viene soddisfatto nel momento in cui, il bene oggetto di investimento:
- scambi informazioni con sistemi interni e/o esterni per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (i.e. HTTP, MQTT, etc.);
- sia identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti.
La perdita di anche uno solo dei requisiti previsti, negli anni successivi all’effettuazione dell’investimento, potrebbe comportare una revoca del beneficio; si pensi, ad esempio, al venir meno del requisito della teleassistenza o ad una riorganizzazione aziendale che determini il mancato utilizzo permanente del bene.
Pertanto, nell’approcciarsi a tali benefici, risulta indispensabile il coinvolgimento di figure professionali esperte che assistano nella pianificazione strategica dell’investimento e nel monitoraggio e controllo degli sviluppi, in un’ottica di crescita, miglioramento e certezza, anche nel tempo, per l’azienda stessa.
Se desideri approfondire ulteriormente l’argomento o hai delle domande specifiche scrivici il tuo indirizzo mail al seguente link:
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Ogni mercoledì pubblichiamo un articolo contenente elementi di valore per migliorare l’organizzazione della tua Azienda, non perderti questo appuntamento fisso:
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Intanto ti auguro buon lavoro.
Alessandro
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Published: Tuesday, 15 March 2022 15:44

PILLOLE DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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Lo conosci il detto:
"UN POSTO PER OGNI COSA E OGNI COSA AL SUO POSTO"?
Questo detto deriva dal fatto che esiste un METODO DI GESTIONE snello, a basso investimento e ad alto impatto in grado di creare uno spazio di lavoro più organizzato e produttivo.
Sembra incredibile, ma applicando abitualmente alcuni semplici consigli, molte aziende hanno migliorato il benessere dei dipendenti e reso i processi di lavoro più efficienti e produttivi.
Tale metodo viene definito 5S ed è stato originariamente sviluppato dal direttore di produzione giapponese Taiichi Ōnoper della casa automobilistica Toyota. A metà del secolo scorso la Toyota era arrivata a un bivio a causa della mancanza di risorse; in seguito, come è ormai risaputo, nonostante le condizioni difficili è riuscita a celebrare grandi successi grazie proprio al metodo 5S.
Da allora, il concetto 5S è salito alla ribalta in tutto il mondo, e anche se molti imprenditori non lavorano consapevolmente con il 5S, perseguono comunque l'obiettivo di un ambiente di lavoro efficiente e spesso, inconsapevolmente, applicano l'una o l'altra regola di questo metodo di gestione.
MA IN COSA CONSISTE IL METODO DELLE 5S?
Scopriamolo subito.
Esso si può RIASSUMERE in 5 semplici step:
1. SEPARARE = elimina ciò che non è necessario.
2. SISTEMARE = organizza e sistema ciò che rimane dopo la separazione
3. SPLENDERE= pulisci e ispeziona l'area di lavoro.
4. STANDARDIZZARE = definire degli standard per l’intero metodo delle 5S.
- SOSTENERE = applica costantemente gli standard del metodo delle 5S.
Ricordati però che ciascun step è di fondamentale importanza per il raggiungimento dell’obiettivo organizzativo dell’Azienda. Se applicati separatamente o addirittura solo saltuariamente non riuscirai raggiungere i risultati sperati, anzi potresti rischiare di sprecare ulteriore tempo.
Comunque, per farti comprendere la semplicità del metodo, ti porto QUALCHE ESEMPIO.
1. Per il primo step (SEPARARE) un esempio di applicazione potrebbe essere la suddivisione dei materiali in relazione alle necessità. Così facendo si darà il via ad un’area di lavoro organizzata.
2. Per quanto riguarda la fase di SISTEMARE si potrebbe implementare etichettando o suddividendo in contenitori i diversi materiali. In questo modo ciascun articolo sarà individuabile molto più facilmente.
3. Terzo step, attraverso la pulizia dell’area di lavoro, sarà più semplice individuare malfunzionamenti o rotture dei macchinari presenti prima che interferiscano con la produzione.
4. STANDARDIZZARE è il ponte di collegamento tra i tre passaggi visti in precedenza e l’ultimo. Questo step trasforma le singole azioni individuate dal 5S in un METODO delle 5S vero e proprio. In altre parole, si passa da un progetto unico dedicato alla situazione specifica a un insieme replicabile di attività da utilizzare abitualmente in situazioni simili in contesti ed ambienti diversi. Un modo per implementare questa azione può essere la creazione di specifici “kit” che contengono i materiali necessari per svolgere un compito specifico.
5.L’ultimo step, definito dal SOSTENERE è sicuramente il primo per importanza. Infatti, se applicato correttamente è in grado di trasformare le buone intenzioni e le buone abitudini previste per un unico progetto dedicato alla situazione specifica, a un insieme riproducibile di attività applicabile a tutti gli ambienti e a tutti settori. Questo perché il SOSTEGNO questo prevede l’attuazione continua del METODO 5S attraverso la creazione di un programma ben pianificato, la definizione di istruzioni operative, la necessità di una supervisione da parte dei responsabili finché non si arriva alla fase di adattamento al nuovo metodo di lavoro.
Ti ricordo che applicare questo semplice METODO alla tua organizzazione porta immediatamente dei grandi vantaggi in questi ambiti:
· Sicurezza: l’applicazione delle 5S rende il posto di lavoro più sicuro per chi ci lavora;
· Ergonomia: la disposizione di attrezzature e materiale risulta migliore e quindi migliori risultati standardizzati;
· Qualità: migliorando il processo conseguentemente migliora il prodotto finale;
· Risorse: si favorisce la comunicazione e quindi il coinvolgimento delle persone e conseguentemente la loro produttività aumenta;
· Spazio: si riduce lo spazio necessario, perché come sai, tanta disorganizzazione necessita anche di tanto spazio da occupare.
Ora che hai compreso l’importanza del MEDOTO 5S hai due strade da poter percorrere:
STRADA N°1.
Segui la via Fai da te. Leggi o fai leggere ad uno dei tuoi collaboratori o manager questo articolo o altri post nel web che parlano dall’argomento o dedichi giornate per dare una scorsa ad un libro sulle 5S e poi ti inventi come calarlo nella tua realtà. Si tratta di una strada certamente fattibile ma naturalmente molto più faticosa e costosa ed inoltre non ti assicura di ottenere risultati tangibili.
Oppure
STRADA N°2.
Ti affidi a chi, come noi, ha l’obiettivo di aiutare le PMI ad ottimizzare i costi, a riorganizzare i reparti aziendali, a trovare vie di innovazione fattibili e a misura delle esigenze di una PMI. Con la garanzia di ottenere un risultato positivo.
Se desideri approfondire ulteriormente l’argomento o hai delle domande specifiche scrivici il tuo indirizzo mail al seguente link:
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Intanto ti auguro buon lavoro.
Alessandro
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