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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: LE 10 REGOLE PER NON ORGANIZZARE RIUNIONI INUTILI

E’ risaputo che nella maggior parte delle Aziende si tengono delle riunioni periodiche il cui intento è quello di condividere mete e obiettivi aziendali o per motivare i collaboratori o per condividere idee, spunti e progetti di crescita dell’Azienda.

Tuttavia, è opinione comune che le riunioni rappresentano solamente una grossa perdita di tempo.

Il guaio è che troppo spesso, questa è la pura verità.

Non so a te, ma a me è successo di essere convocato a delle riunioni di cui non si conoscevano i partecipanti, si aveva solo una vaga idea degli argomenti di discussione e all’ora prestabilita l’unico presente ero io e chi l’aveva convocata.

Prendere parte a delle riunioni così (dis)organizzate ti assicuro che ti dà un senso di frustrazione immensa e conseguentemente una volta uscito sei frastornato con quella sensazione di aver sprecato parecchio del tuo prezioso tempo senza aver ottenuto alcun risultato.

Questo in genere accade perché le riunioni sono estemporanee, male organizzate, i partecipanti vorrebbero essere altrove e non si vede uno scopo specifico ben definito.

E’ proprio per questi motivi che molti addetti ai lavori sostengono (comunque a torto) che le riunioni siano inutili.

Nulla di più sbagliato e te lo spiego nel paragrafo successivo.

Le riunioni (dis)organizzate sono inutili perché è dimostrato, che non portano ad alcun risultato.

Ma le riunioni ben organizzate sono indispensabili per far crescere ogni azienda degna di questo nome. Per questo motivo ho deciso di fornirti alcuni spunti indispensabili per poter organizzare riunioni veramente efficaci, motivanti e certamente utili.

Mettendo in pratica quanto troverai in questo articolo, le riunioni che da oggi in poi organizzerai, saranno efficaci e porteranno a dei risultati tangibili, utili e di valore per la tua azienda.

Ma andiamo per ordine.

PERCHE’ LE RIUNIONI SONO UTILI

Le riunioni sono dei veri e propri strumenti che puoi utilizzare per gestire e pianificare l’Azienda. Partecipare ad una riunione e condividere le informazioni con i membri dell’incontro porta grande valore aggiunto a tutti i partecipanti ed alla tua Azienda.

Vediamo perché si convoca una riunione. Le riunioni possono essere convocate per vari motivi, tra i principali troviamo:

  • - Per comunicare la strategia aziendale;
  • - Per dare o ricercare le informazioni;
  • - Per risolvere problemi;
  • - Per generare idee;
  • - Per prendere decisioni;
  • - Per definire piani di intervento e di azione;
  • - Per avere chiarimenti;
  • - Per negoziare;
  • - Per creare e rafforzare il team;
  • - Per motivare le persone;
  • - Per migliorare i rapporti e le relazioni tra le persone;
  • - Per fare il punto della situazione.

Le riunioni sono quindi l’occasione per informare i collaboratori dei programmi di sviluppo aziendali.

Sappi che il coinvolgimento dei tuoi collaboratori nell’andamento dello sviluppo e delle problematiche dell’Azienda li motiva a dare il meglio di loro, a dedicarsi ancor di più alla causa aziendale verso il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

Inoltre, avere un titolare interessato a sapere qual è l’opinione dei propri collaboratori, che riconosce il loro impegno e i risultati che raggiungono, è una fonte di motivazione ma soprattutto di responsabilizzazione dei collaboratori.

 

COME FARE UNA RIUNIONE EFFICACE: LE 10 REGOLE

Come già descritto all’inizio dell’articolo, la riunione di lavoro può diventare improduttiva quando non si hanno chiari gli obiettivi per i quali viene organizzata e non si è ben focalizzati sui problemi da risolvere.

Organizzare una riunione efficacie non è sempre semplice, ma di certo non può essere improvvisata.

Ecco le 10 regole per organizzare una riunione di successo:

1. Stabilisci un ordine del giorno, definendo con precisione l’obiettivo della riunione ed elencando gli argomenti che verranno trattati. L’ordine del giorno deve risultare chiaro e deve essere fatto circolare fra i partecipanti in modo che tutti siano a conoscenza dello scopo della riunione, degli obiettivi da raggiungere e in questo modo tutti saranno preparati sui temi da affrontare.

La riunione deve essere interessante per chi vi partecipa. Nel caso l’ordine del giorno si riduca a brevi aggiornamenti da dare al team su temi già affrontati, meglio evitare di convocare la riunione: una semplice e-mail con tutti gli update è il modo più corretto di agire in questo caso.

2. Pianifica la riunione, scegliendo l’orario della giornata più appropriato, definendo la sua durata e la sua distribuzione temporale. Molta importanza va data alla corretta determinazione della durata della riunione: questo da un lato esprime rispetto per il tempo di lavoro di ognuno e dall’altro aiuta a impegnarsi per un risultato proficuo (se il tempo è limitato è necessario focalizzare attenzione e impegno). È altresì importante che il luogo scelto sia adatto al tipo di riunione che si vuole fare.

 

3.Struttura la riunione in modo organizzato.Devi pianificare la riunione suddividendola in sezioni. Per facilitarti durante la riunione, fai una scaletta degli interventi di ogni sezione. La prima parte deve chiarire lo scopo e gli obiettivi dell’incontro; successivamente vanno affrontati nello specifico i temi dell’ordine del giorno anche con dati tecnici. La parte finale della riunione è la parte emotiva in cui entri in gioco tu motivando e coinvolgendo tutti i partecipanti alla riunione.

 

4. Invita formalmente i partecipanti. È importante cercare di limitare il numero dei partecipanti, individuando solo coloro che possano dare un contributo significativo alla riunione; troppe persone rischiano di rendere la riunione caotica e poco efficace.

Per organizzare al meglio una riunione devi dedicarti anche ad attività formali come la comunicazione delle informazioni utili e necessarie ai partecipanti, quali:

  • - Ragioni, scopo e obiettivi della riunione;
  • - Data della convocazione;
  • - Orario di inizio;
  • - Durata e orario di fine;
  • - Luogo;
  • - Argomenti ben definiti (ordine del giorno).

5. Per iniziare, l’incontro deve essere introdotto riassumendo il motivo e le ragioni per cui è stata convocata la riunione, illustrando lo scopo e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. In seguito, passerai a illustrare gli argomenti dell’ordine del giorno e la loro distribuzione nel tempo.

 

6. Devi condurre l’incontro rispettando le tempistiche prestabilite per ciascun argomento trattato. I tempi devono essere adeguati alle esigenze degli argomenti ma sempre i più brevi possibili. Come saprai, un principio della pianificazione del tempo è che se le persone hanno poco tempo a disposizione, si concentreranno maggiormente sui temi principali.

Sono da evitare il più possibile le interruzioni della riunione con telefonate, visite esterne, ecc. L’ideale sarebbe spegnere ogni device tecnologico: aiuterà a restare più concentrati, eliminando fonti di distrazione esterne.

Risulta molto utile fare dei brevi sommari durante la conduzione dell’incontro, riassumendo i concetti e le idee espresse.

Molto importante è che tutti i partecipanti dicano la loro, sollecitando anche chi non ha espresso la propria opinione. I partecipanti a una riunione devono parlare almeno per il 50% del tempo. Non fare un monologo, in quanto anche il più bravo dei relatori, dopo un po’ diventa noioso se non sa coinvolgere le persone. Fai domande, fai parlare le persone, chiedi la loro opinione. Molte volte i tuoi collaboratori si arrabbiano, o nutrono una profonda insoddisfazione, perché nessuno li ascolta.

Più il clima è informale e non valutativo, più è facile ottenere la partecipazione attiva delle persone. Tutte le opinioni devono essere tollerate, così come devono essere accolte le obiezioni e le critiche da parte dei partecipanti.

Deve essere mantenuto sempre il controllo della riunione, evitando argomenti non pertinenti, divagazioni, discussioni animate o discussioni inutili e limitando le domande che non conducono a conclusioni soddisfacenti. I problemi vanno risolti sul nascere. La cosa fondamentale è che tu, che gestisci la riunione, devi avere sempre molto chiaro in mente la scaletta, lo scopo e l’obiettivo della riunione.

 

7. Porta la riunione verso la fase di chiusura. Per fare ciò, prima devi ricapitolare in modo sintetico le principali tematiche emerse, facendo un riassunto dei principali argomenti trattati e delle conclusioni accordate, dei tempi e dei modi in cui verranno successivamente discussi eventuali argomenti rimasti in sospeso o nuovi punti emersi. Successivamente passa a concordare un piano di azioni. Devi affidare compiti precisi e statistiche da monitorare periodicamente, cosicché i partecipanti escano dalla riunione con un qualcosa di concreto in cui impegnarsi. I partecipanti devono uscire dalla riunione avendo una chiara lista di azioni e attività da compiere con indicato chi sarà il responsabile incaricato e le tempistiche entro quando verranno ultimate le attività. Delegare alcuni dei compiti è uno strumento di valore per migliorare la gestione di una azienda. L’argomento della delega è un altro aspetto fondamentale da non sottovalutare ma devi prestare attenzione: la delega funziona solo se fatta in maniera efficace. Anche qui c’è molto da dire e se continuerai a seguire i miei contenuti, nelle prossime settimane dedicherò un insieme di articoli proprio all’argomento della delega e ti offrirò dei suggerimenti molto importanti su come delegare le attività in maniera efficace.

 

8. Concludi la riunione. Questa fase fondamentale la devi compierecon una parte più personale ed emotiva, motivando e coinvolgendo tutti i partecipanti. È fondamentale che le persone escano dalla riunione cariche e motivate. Ricordati che non si deve mai uscire da una riunione più arrabbiati di quando ci si è entrati. I collaboratori ne devono uscire più motivati e carichi di energia pronti per portare a termine i compiti loro assegnati.

 

9. Redigi (o fai redigere) il verbale dell’incontro. Appena concluso l’incontro scrivi nei dettagli le decisioni prese, le conclusioni e il piano di azioni, quindi distribuiscilo a tutti i partecipanti e alle altre persone che potrebbero essere interessate direttamente o indirettamente alle decisioni e alle conclusioni della riunione. Il verbale deve essere distribuito entro 2 giorni dall’incontro.

 

10. Follow up della riunione. Ogni riunione che prevede un piano di azioni deve essere seguita da uno o più incontri che permettano di fare il punto della situazione, di verificare lo stato di avanzamento del piano di lavoro e di verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi.

Questi incontri, oltre a fornire ai diretti interessati un senso di continuità e di valore delle stesse riunioni, permette di capire l’efficacia del piano di azioni definito e di verificarne la sua attuazione da parte dei partecipanti.

 

La parte più importante di ogni riunione, come avrai capito, è la sezione finale in cui motivi i tuoi collaboratori, coinvolgendoli e motivandoli nel raggiungimento degli obiettivi.

Il risultato efficace di una riunione dipende principalmente da questo e qui entri in gioco tu e la tua leadership. Collaboratori che escono da una riunione carichi ed entusiasmati dei compiti che gli hai assegnato metteranno ancora più impegno nelle attività che dovranno compiere. Con questo non intendo che se un collaboratore non è motivato allora non porta a termine i compiti che gli hai assegnato. Ma se un collaboratore non è coinvolto nelle scelte e negli obiettivi da raggiungere avrai solamente dei dipendenti che eseguono pedissequamente i loro compitini che gli sono stati assegnati senza mettere il loro contributo che spesso risulta fondamentale. Viceversa, se gli obiettivi dell’Azienda diventeranno anche quelli del tuo collaboratore, questo saprà esattamente il valore di quello che sta facendo e del modo in cui lo farà, comprenderà il perché è importante per l’Azienda che le cose vengano fatte in una certa maniera e si sentirà non soltanto partecipe alle decisioni, ma responsabili di far crescere i risultati grazie anche ai compiti che gli hai assegnato. E nel caso si verificasse un problema o un intoppo, stai pur certo che farà di tutto per trovare soluzioni e portare a termine il lavoro che gli hai assegnato.

Probabilmente avrai in programma una riunione verso fine anno o all’ inizio del prossimo, per rivedere l’andamento dell’anno chiuso e pianificare la partenza di nuove iniziative che porteranno ancora più valore all’Azienda sin dall’inizio del nuovo anno. Questo momento è proprio l’occasione giusta per applicare le 10 regole che ti ho appena descritto.

L’importante è iniziare, poi la tecnica la affinerai con l’esperienza. Tenere delle riunioni in maniera efficace, come hai visto, è molto importante per motivare i collaboratori e dare loro energia con cui lavorare e contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Sono certo che già con questi brevi consigli riuscirai a pianificare la tua prossima riunione in maniera efficace e utile per far crescere il tuo progetto imprenditoriale.

 

 

Buon lavoro.

Alessandro Bonamano

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: LO SAPEVI CHE UN POMODORO TI PUO’ RI-ORGANIZZARE L’AGENDA?

LA NEWS DEL MERCOLEDI

Anche oggi ti voglio dare dei suggerimenti su come gestire meglio il tempo che hai a disposizione.

Se vuoi raggiungere molti obiettivi, devi iniziare a riempirti l’agenda di cosa da fare, che ti piacciono, che stimolano la tua fantasia e la tua iniziativa.

Come sai, quando hai tanti obiettivi da raggiungere il tempo si dilata a dismisura senza che tu te ne accorga.

Applicare un metodo di gestione del tempo, ti permette di dedicare la dovuta attenzione ad ogni singola attività in maniera efficace ma soprattutto ti permette di dedicare la giusta importanza alle attività che fanno un’enorme differenza per il successo della tua Azienda.

Ora starai pensando che non hai nemmeno il tempo per fare tutte le attività di routine, figuriamoci se dovessi aggiungere ulteriori impegni alla tua giornata.

Invece devi sapere che applicando un metodo di pianificazione del tempo efficace, basato su regole e suggerimenti specifici, riuscirai a creare nuovo tempo, riuscirai a portare a termine tutte le attività che hai pianificato ogni giorno e la tua giornata si trasformerà e ti sembrerà di aver moltiplicato il tempo a tua disposizione.

 

Nell’articolo della scorsa settimana ti ho spiegato la legge del tempo di Parkinson:

“Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo”.

 

Per comprendere a pieno i vantaggi di questa legge, ti avevo indicato le 4 regole fondamentali da seguire per creare nuovo tempo per te e per le tue attività di valore.

Se non conosci le 4 regole fondamentali e ti sei perso l’articolo ti consiglio di investire 3 minuti del tuo tempo a leggere il mio articolo. Certamente anche solo pochi minuti che dedichi all’apprendimento di nuove competenze rappresentano un’attività di carattere strategico, che genera del valore per te e per la tua Azienda.

Ma vediamo come potresti mettere subito in pratica un metodo per dilatare e restringere il tempo a tuo piacimento.

 

LA TECNICA DEL POMODORO

Una tecnica molto utilizzata per mettere in pratica in modo semplice ma altamente efficace, i principi della pianificazione del tempo è la TECNICA DEL POMODORO.

Questa consiste in un metodo di gestione del tempo sviluppato verso la fine degli anni Ottanta dall’italiano Francesco Cirillo.

Il nome di questa strategia deriva da quei timer da cucina a forma di pomodoro utilizzati per tenere sott’occhio i tempi di cottura.

Cirillo si rese conto di non essere abbastanza produttivo rispetto al tempo che invece impiegava per studiare, a causa di troppe distrazioni. Pensò quindi, utilizzando il timer a forma di pomodoro, di impostare dei blocchi di tempo limitati in cui dedicarsi con la massima concentrazione nello studio. Affinando tempistiche e metodo, si rese conto che effettivamente otteneva risultati migliori nei suoi studi universitari. Questa strategia ora è stata usata non solamente nell’ambito dello studio, ma permette di ottimizzare la gestione del tempo per qualsiasi applicazione, aumentando la capacità di concentrazione.

Il funzionamento di base della tecnica del pomodoro è quello di riuscire a fissare la tua concentrazione per un breve periodo di tempo, per poi ricaricare le energie attraverso ogni intervallo che ti concedi dopo il lavoro.

Anche l’applicazione della tecnica è semplice e intuitiva. Se vuoi essere più tecnologico, anziché usare il timer da cucina, ora puoi avvalerti del timer del cellulare o scaricare delle apposite app, ma sicuramente il pomodoro è più romantico.

In sostanza i passaggi da mettere in pratica sono i seguenti:

  1. Scegli un’attività da completare e il tempo totale che pensi ti serva per portarlo a termine;
  2. Imposta il timer a 25 minuti;
  3. Lavora sulla tua attività per quei 25 minuti senza distrazioni (no social, no smartphone, no telefonate);
  4. Prenditi una pausa di 5 minuti per riposare e ritrovare energia;
  5. Inizia con un altro “pomodoro”, cioè un altro lasso di tempo di 25 minuti, finché porti a temine la tua attività;
  6. Ogni 4 “pomodori” prenditi una pausa più lunga di 15-30 minuti.

Questa tecnica funziona perché in quei 25 minuti sai che non puoi distrarti e ti concentri al massimo nell’attività che stai svolgendo, mettendo da parte tutte le distrazioni, perché sei consapevole che hai a disposizione solamente quel lasso di tempo limitato ed hai una scadenza precisa.

Dopodiché puoi prenderti una meritata pausa per ricaricare le pile.

 

Tuttavia, esistono alcuni accorgimenti di cui devi essere consapevole per applicare al meglio questa metodologia.

Infatti, la tecnica del pomodoro è una base intelligente che puoi utilizzare come punto di partenza per impiegare in modo più efficace il tuo tempo.

Il passo successivo è quello di personalizzare la tecnica e aggiungergli varianti per affrontare i casi che si verificano nella tua quotidianità e rendere ancora più efficace la tua gestione e pianificazione del tempo.

 

COME SFRUTTARE AL MEGLIO LA TECNICA DEL POMODORO

Ti mostro ora le regole per sfruttare al meglio tutti i vantaggi di questa tecnica e creare un tuo metodo di gestione del tempo personale e di conseguenza ancora più efficace.

Innanzitutto, partiamo col definire quali sono gli strumenti che devi utilizzare per applicare la tecnica.

Il bello di questa tecnica, oltre ad essere semplice da attuare garantendo risultati immediati, è rappresentato dal fatto che non necessita di strumenti elaborati per poter essere utilizzata.

Per applicare la tecnica in maniera basilare, ti basteranno solamente due strumenti:

  • - Un timer che può essere di molti tipi, da cucina, digitale, una app apposita, un’estensione del browser. Tutti gli strumenti hanno pro e contro: se da una parte il timer da cucina può sembrare rumoroso e fastidioso, dall’altra parte l’utilizzo della tecnologia ti porta a guardare il cellulare o il computer e quindi risulta un’occasione per distrarti. La scelta dello strumento dipende soprattutto dalla tua personalità e dall’ambiente all’interno del quale lavori.
  • - Un foglio di carta in cui hai precedentemente registrato le attività che vuoi portare a termine in quella giornata e il tempo da dedicare a ciascuna di esse. Ricordati di scrivere sempre la data e il tuo nome, di elencare le attività in ordine di priorità e di lasciare dello spazio vuoto per attività impreviste ma urgenti.

Se invece vuoi applicare una tecnica più avanzata, ti saranno utili anche:

  • - Un foglio di carta dove appuntare le nuove attività che dovrai programmare man mano che si presentano o per esempio quando ti passa per la mente un’idea innovativa da sviluppare. Ricordati sempre di indicare l’indice di priorità delle attività che inserisci, la data di compilazione e la scadenza che ti poni.
  • - Un foglio di raccolta dati, in cui inserire le tempistiche e le annotazioni per ciascuna attività svolta. La raccolta dati ti sarà utile soprattutto in fase preliminare di applicazione della tecnica, in quanto avrai bisogno di avere dei dati per definire le tempistiche iniziali necessarie per ogni attività. Conoscere il tempo stimato anche se approssimativo, ti consentirà di programmare le attività associandogli il giusto numero di pomodori. Inoltre, dati alla mano, ti renderai conto di quanto tempo dedichi alle attività di routine (che potresti magari delegare) e quanto alle attività di valore.

Se sei arrivato sin qui nella lettura sei pronto a ricevere ulteriori contenuti sulla Tecnica del Pomodoro.

Quindi ti posso mostrare gli aspetti che puoi personalizzare per sfruttare al meglio questa tecnica.

Impara a gestire le distrazioni

Le prime volte che applicherai la Tecnica del Pomodoro proverai sulla tua pelle quanto lunghi possano essere 25 minuti privi di qualsivoglia distrazione. Molto probabilmente fallirai, ma non preoccuparti, fa parte dell’allenamento iniziale utile per padroneggiare questo sistema.

Le distrazioni sono di due tipi: esterne (telefonate, richieste, ecc.) e interne (distrazioni). La tecnica impone che se qualcuno o qualcosa ti porta a distrarti, il pomodoro in questione si considera, oltre che nullo, anche come mai caricato: prima di ricominciare l’attività bisogna quindi caricare un nuovo pomodoro.

Questa regola puoi scegliere se applicarla o meno. Secondo me, nel caso in cui la distrazione fosse un impegno urgente e inderogabile, come per esempio una telefonata importante che non puoi rimandare, a fine telefonata fai una pausa (la telefonata non è una pausa ma è una vera e propria attività) e successivamente puoi aggiungere il tempo che ti rimaneva del pomodoro precedente in quello successivo. Secondo la mia esperienza, se continui a ritornare sempre sullo stesso pomodoro, ti sentirai sfiduciato e con la sensazione di non aver concluso nulla. Quando invece recuperi il tempo perso con i pomodori successivi, riuscirai sia a completare il tuo lavoro che a sentirti produttivo.

Assembla più attività semplici

In teoria, ad ogni pomodoro corrisponde un’attività. Tuttavia, io credo che questo dipenda anche dalla complessità del lavoro da svolgere. La variazione in questi casi può prevedere due casi opposti: più attività brevi e semplici, realizzate tutte nello stesso blocco di tempo oppure un’attività semplice ma lunga che può essere portata a termine solo sommando due o tre pomodori insieme.

La tecnica del pomodoro è una base intelligente che puoi utilizzare come punto di partenza per impiegare in modo più efficace il tuo tempo. Tuttavia, i casi che si verificano nella vita quotidiana sono infiniti e variegati e, proprio per questo motivo ti ho suggerito le mie varianti.

Per esempio, puoi decidere di non interrompere il lavoro ogni 25 minuti, e concludere l’attività che richiede più pomodori e quindi concederti una pausa più lunga. Come puoi anche importi di fare le pause obbligatoriamente ogni 25 minuti perché l’attività che vuoi concludere è impegnativa e richiede molto sforzo e usare i pomodori ti consente di tenere sempre alta la tua concentrazione.

Sfrutta al meglio le pause

Nel momento in cui senti il timer suonare, smetti di lavorare. Non ci sono scuse.

Ti capiterà infatti di sentire il timer terminare proprio nel bel mezzo del lavoro e la tua reazione naturale sarà quella di pensare “ancora 2 minuti, finisco quello che sto facendo, e mi prendo una pausa“.

Questo è l’approccio sbagliato per utilizzare la tecnica del pomodoro. Quei due minuti aggiuntivi non saranno mai solamente due. E per quanto possa sembrare contro-intuitivo, interrompere un’attività a metà dell’opera è uno straordinario metodo di produttività personale e ti aiuta a ricominciare il nuovo pomodoro con la giusta carica, la giusta concentrazione, e con la mente fresca.

Infatti, anche se ti sembra di poter andare avanti senza particolari sforzi, questo momento di pausa ti serve per recuperare le energie e dare il massimo durante ogni pomodoro successivo.

Fondamentale è che nelle pause non pensi al lavoro. Prenditi uno spazio per te, per mangiare, per pensare ad attività che vanno al di fuori dell’ambiente lavorativo, nelle pause più lunghe potresti fare una passeggiata. L’importante è che nella pausa distogli l’attenzione dal lavoro vero e proprio che stavi facendo.

Stima le tempistiche di ogni pomodoro

Ad inizio giornata definisci una lista di attività che intendi completare ed ordinala per priorità. Di fianco ad ognuna di queste attività disegna tanti quadratini quanti sono i pomodori che stimi siano necessari per completare quello specifico compito. Per ogni pomodoro che avrai portato a termine, metti una “X” di fianco alla relativa attività. Ogni pomodoro è finalizzato al completamento di un’attività specifica. Ogni volta che depenni un pomodoro, la X che scrivi di fianco all’attività ti porta una grossa soddisfazione che ti consente di partire con il pomodoro successivo con la giusta carica, motivazione e concentrazione.

 

Il vero obiettivo da raggiungere è quello di riuscire a prevedere effettivamente lo sforzo da compiere nelle singole attività. In questo caso ti potrà tornare utile il foglio con le registrazioni di cui ti ho parlato prima.

Grazie alla stima dei pomodori ti renderai immediatamente conto di quante e quali attività riuscirai a completare realisticamente entro la fine della giornata rispetto a quelle che ti eri programmato.

Se il lavoro programmato non viene concluso, devi riflettere sulle motivazioni e modificare il tuo approccio quotidiano.

Il confronto quotidiano tra pomodori stimati e pomodori effettivi ti insegna a diventare un pianificatore migliore.

Raccogliendo i dati, ti renderai subito conto di quanto tempo dedichi ad ogni attività, e potrai valutare la percentuale di tempo che viene occupata dalle attività di valore per la tua azienda e quelle che potresti evitare o rinviare oppure delegare in maniera efficace. Ma questa è un'altra storia.

 

Io ti ho mostrato come la Tecnica del Pomodoro ti garantisce la possibilità di migliorare la gestione del tuo tempo massimizzando la tua produttività.

Ma adesso tocca a te. Inizia ad applicare la tecnica e otterrai subito migliori risultati. Affinché tutto questo sia possibile è importante metterla in pratica seguendo le istruzioni e gli spunti che ti ho fornito.

Io ti consiglio di provare, non hai nulla da perdere. Nella peggiore delle ipotesi avrai imparato un metodo per la gestione del tempo e potrai dare un buon consiglio a un tuo amico o un tuo collega che è sempre indaffarato e proprio non riesce a gestire i suoi impegni.

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e fammi sapere qual è la variante che ti ha portato più benefici.

La tua opinione per me è fondamentale e mi dà spunti per migliorare i contenuti di valore che ti offro costantemente. La mia intenzione è quella di fornirti i migliori strumenti per essere sempre più efficace nell’organizzazione delle tue attività.

 

Buon lavoro.

Alessandro Bonamano

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: LA MIA GIORNATA SEMBRA ABBIA 48 ORE

Se vuoi anche tu ottenere dei buoni risultati in tutti i campi, nella direzione della tua Impresa, nella conduzione dei tuoi collaboratori e nella gestione dei tuoi impegni famigliari, devi imparare a gestire meglio il tuo tempo.

Quando sei stressato, sicuramente la maggior parte del tuo stress deriva dall’avere troppe cose da fare e non sapere con chiarezza l’ordine delle priorità. Ti posso assicurare che applicando delle semplici regole alla pianificazione e all’impiego del tuo tempo riuscirai ad arrivare a fine giornata appagato e soddisfatto di te stesso perché avrai concluso tutte le attività di valore che ti eri ripromesso di fare.

IL SUCCESSO DI DOMANI PARTE DA OGGI

Ti ho già parlato nell’articolo della scorsa settimana su che cosa è il tempo, perché è importante pianificarlo e quali sono le attività di valore che ogni Imprenditore deve organizzarsi in agenda.

Puoi rileggere l’articolo qui: https://www.sistemi-iso.it/news/191-la-news-del-mercoledi%E2%80%99-dedichi-abbastanza-tempo-alle-attivit%C3%A0-di-valore.html

Se non l’hai letto ti consiglio di investire 3’ del tuo prezioso tempo alla sua lettura perché ti darà molti suggerimenti su come gestire al meglio le tue giornate e creare valore per te e per le tue attività.

Ricorda: il tempo non è infinito. Devi imparare a fare oggi quelle attività che ti faranno avere un gran successo domani.

Il mio suggerimento è che almeno il 25% del tuo tempo settimanale deve essere dedicato alle attività che portano valore per la tua Azienda.

Quindi dovrai occuparti principalmente di:

- pianificare la tua meta, cioè dove vuoi arrivare con l’attività

­ - pianificare regolarmente i processi aziendali

­ - gestire efficacemente il tuo tempo e dei tuoi collaboratori di primo livello

­ - definire le cose da fare e le attività da delegare

­ - ideare nuovi prodotti/servizi

­ - motivare i collaboratori

­ - tenere sotto controllo il conto economico

­ - ridurre gli sprechi

- e in generale tutte quelle attività che renderanno la tua Azienda più forte.

Immagino che anche tu, come tutti gli Imprenditori, sei in d’accordo sul fatto che questo è un primo elenco di attività che, se portate a termine, portano una crescita considerevole per ogni Azienda.

E probabilmente avrai pensato: “farò sicuramente queste cose quando avrò un po' più di tempo”. Il problema è che invece il tempo come Imprenditori o manager lo abbiamo solo in due circostanze: quando la nostra Azienda è all’inizio e quando la nostra Azienda sta per fallire.

Dire che faremo queste cose quando abbiamo tempo senza impegnarci per trovarlo, significa dire che non le faremo mai.

Dobbiamo imparare a gestire in modo diverso il nostro tempo.

IL TEMPO E’ COME L’ACQUA SE NON LO CONTIENI SI DILATA ALL’INFINITO

Oggi invece voglio soffermarmi su un aspetto particolare del tempo.

Se non ti dai dei limiti, il tempo si espande per occupare tutto quello che hai a disposizione.

E se hai voglia di seguirmi, te lo dimostro in questo articolo.

Se devi preparare una presentazione e hai due giorni di tempo, ci impiegherai tutti e due i giorni. Se invece hai solamente 15 minuti, sicuramente in 15 minuti la prepari. Sai benissimo anche tu che non è detto che la prima versione sia meglio della seconda.

Il ricercatore inglese Cyril Northcote Parkinson trasformò questo concetto in una vera e propria legge, avvalorata attraverso un saggio da lui composto nel 1958.

“Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo.”

In altre parole "più tempo si avrà a disposizione, più se ne sprecherà" in quanto quando il tempo assegnato a un’attività diventa più breve, quel compito diventa più semplice e più facile da risolvere. Si può facilmente verificare che quando il tempo scarseggia, chi lavora lo fa con maggiore efficienza, motivato dal rischio di non riuscire a completare un compito a scadenza ravvicinata, con la prospettiva di possibili conseguenze negative.

Il lavoro si espande in modo da riempire il tempo a disposizione per il suo completamento.

Il che significa che se hai a disposizione quattro giorni per portare a termine un determinato lavoro, quel compito richiederà esattamente quattro giorni per essere portato a termine. Ma se invece per completare lo stesso lavoro tu avessi a disposizione 10 giorni, impiegheresti esattamente 10 giorni per portarlo a termine.

Ricordati che più tempo ti viene dato, più importante ti apparirà il compito.

Un compito che deve essere completato nel giro di un’ora, non è percepito importante, ma un compito che è previsto richiedere una settimana per essere finito, verrà percepito come un lavoro più importante rispetto all’altro.

Parkinson notò anche che più tempo dedichiamo per realizzare un compito, più esso diventa complesso e più è difficile terminarlo. Se si ha la percezione di avere molto tempo davanti, ci soffermiamo più sui dettagli e tendiamo a tergiversare, cercando di trattare anche i minimi aspetti del lavoro. Viceversa, se abbiamo poco tempo, andiamo dritti al sodo, senza girare troppo intorno al tema.

La pressione di una scadenza imminente ti spinge a completare un compito nel tempo che ti è dato.

Se non ci sono tempistiche che vincolano lo svolgimento di un certo lavoro, quel lavoro potrebbe richiedere un tempo infinitamente lungo per essere portato a termine.

Quindi, più tempo ti dai per finire un lavoro, più quel lavoro richiederà tempo per essere finito.

La verità è che tutti i giorni siamo testimoni della validità di questa legge. Per esempio, quando si deve terminare un’attività nel pomeriggio ma si inizia solamente qualche ora prima del termine fissato. In quel breve lasso di tempo si riesce a fare tutto.

E qui che ora ti svelo un segreto, che segreto non è.

LE MIGLIORI REGOLE PER CREARE TEMPO

Come possiamo sfruttare la veridicità di questa legge per trarne vantaggio?

Per gestire nel migliore dei modi la programmazione del tempo come per qualsiasi altra attività di valore, per prima cosa occorre un METODO: In questo caso il metodo servirà per pianificare nel dettaglio la gestione e l’organizzazione del tempo appunto.

Il metodo da utilizzare deve essere strutturato e deve comprendere una pianificazione strategica di tutte le attività fondamentali che portano a raggiungere il risultato definito.

Quando definisci il metodo per gestire il tuo tempo, devi imparare le 4 REGOLE FONDAMENTALI DEL TEMPO che ti sto per dire oltre a tenere ben presente i suggerimenti che hai letto nel mio articolo precedente (https://www.sistemi-iso.it/news/191-la-news-del-mercoledi%E2%80%99-dedichi-abbastanza-tempo-alle-attivit%C3%A0-di-valore.html)e le

Le 4 REGOLE FONDAMENTALI ti aiuteranno a “creare nuovo tempo” e ti permetteranno di portare a termine tutte le attività che hai pianificato ogni giorno. La tua giornata si trasformerà e ti sembrerà di aver moltiplicato il tempo a tua disposizione.

1. La prima regola per sfruttare la legge di Parkinson è che devi metterti in agenda molte più cose e attività di quelle che hai già. Tutte le nuove attività devono essere quelle che fanno la differenza per il valore della tua Azienda e le devi gestire come dei veri e propri appuntamenti. Il tempo si espanderà ti permetterà di fare tutte queste attività che porteranno valore.

Il motivo di questo aumento dell’efficienza è che avendo l’agenda “più piena” di cose da portare a termine, la creazione di un falso senso di urgenza consente di forzarti a combattere le distrazioni.

Ricordati che se non metti attività importanti in agenda, il tuo tempo sarà occupato da attività non importanti che non portano nessun valore ne personale ne professionale.

2. Per pianificare correttamente le tue giornate devi iniziare a misurare quanto tempo ti è effettivamente necessario per gestire i tuoi impegni quotidiani. Solo così avrai chiara la situazione di partenza sulla tua capacità di gestire il tempo a disposizione.

3. La terza regola è quella di darti un limite temporale ai compiti di routine. Programma dei momenti e delle tempistiche precisi per affrontare determinati compiti, diminuendo gradualmente il tempo che devi impiegare per portarle a termine. Ricordati che il tempo si espande in base agli impegni che hai, per cui anche riducendo il tempo a disposizione riuscirai a completare le medesime attività.

4. Infine la quarta regola ma non meno importante, dice che devi bilanciare la tua maggiore produttività con una maggiore disponibilità di tempo libero per te , così potrai fare anche quelle attività che ti appassionano e ti divertono per rilassarti e ricaricarti aumentando l’energia che hai dentro di te.

Una tecnica molto utilizzata per mettere in pratica in modo semplice queste regole è la tecnica del pomodoro.

Questa consiste in un metodo di gestione del tempo sviluppato verso la fine degli anni Ottanta dall’italiano Francesco Cirillo.

Il nome di questa strategia deriva da quei timer da cucina a forma di pomodoro utilizzati per tenere sott’occhio i tempi di cottura.

Cirillo si rese conto di non essere abbastanza produttivo rispetto al tempo che invece impiegava per studiare, a causa di troppe distrazioni. Pensò quindi, utilizzando il timer a forma di pomodoro, di impostare dei blocchi di tempo limitati in cui dedicarsi con la massima concentrazione nello studio.

Affinando tempistiche e metodo, si rese conto che effettivamente otteneva risultati migliori nei suoi studi universitari.

 

Devo ammettere che io all’inizio ero un po’ scettico sulla sua effettiva validità.

Infatti, per molti anni non l’ho utilizzata anche se ne ero a conoscenza. Poi un giorno, in cui ero davvero pieno impegni e tutte le scadenze erano ravvicinate, ho deciso di provarci. Il risultato è che mi sono ricreduto e ora che la uso da un po’ di tempo, posso dire che ho registrato un miglioramento nella mia produttività personale, nelle mie performance lavorative e nei risultati che porto al mio studio di consulenza avendo anche maggiori soddisfazioni personali nella vita privata.

La tecnica del pomodoro è una base intelligente che puoi utilizzare come punto di partenza per impiegare in modo più efficace il tuo tempo.

Il passo successivo è quello di personalizzare la tecnica e aggiungere alcune varianti per affrontare i casi che si verificano nella tua quotidianità e rendere ancora più efficace la tua gestione e pianificazione del tempo.

Esistono infatti alcuni accorgimenti di cui devi essere consapevole per applicare al meglio questa metodologia.

Nell’articolo del prossimo mercoledì ti spiegherò nel dettaglio la tecnica del Pomodoro, le tecniche per sfruttarla al meglio e altri strumenti di miglioramento che si sono sviluppati nel tempo.

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Ti lascio con alcuni spunti che puoi mettere in pratica sin da oggi.

Se vuoi raggiungere molti obiettivi, devi iniziare a riempirti l’agenda di cosa da fare, che ti piacciono e che ti esaltano.

Ricordati che il tuo stato d’animo è fondamentale.

Se ti sembra di avere poco tempo, infatti, non è che stai facendo troppe cose, ma ne stai facendo troppo poche e, probabilmente, quelle che non stai facendo e stai tralasciando, sono quelle che ti motiverebbero di più.

Il tempo si dilata quando hai tanti obiettivi da raggiungere; applicare un metodo di gestione del tempo ti permette di dedicare la giusta attenzione a ogni singola attività in maniera efficace, senza tralasciarne nessuna.

Pensa ad una attività che se fatta in maniera ricorrente e costantemente per le prossime settimane e mesi, farebbe un’enorme differenza per il successo della tua impresa.

Pensa anche a cosa accadrà se non la farai.

Quale la percentuale del tuo tempo dedichi oggi alle attività di valore così importanti e strategiche? Sicuramente la risposta è meno di un pomeriggio a settimana che rapportato alle almeno 50 ore settimanali che dedichi al tuo lavoro, significa meno del 10 %.

È un paradosso: queste attività fanno la differenza per il successo della tua Azienda ma non le fai per mancanza di tempo.

Se non inizi a dedicare del tempo a queste attività, il tuo tempo sarà consumato da un sacco di minuscole attività che rubano minuti e ore e non ti portano da nessuna parte.

Quindi identifica quali attività vuoi eseguire nei prossimi mesi e fai una lista.

Vai dove c’è il bianco in agenda e occupa il 25/30% dello spazio con progetti che faranno la differenza e vedrai che un po’ alla volta il tempo si dilaterà per permetterti di fare quello che vuoi.

Se non lo farai, spenderai comunque quelle ore ma per rispondere e verificare le mail una volta ogni 3/4 minuti.

Insegui i grandi sogni. Datti da fare ora. E magicamente riuscirai a fare molto di più di quello che ti aspettavi ed a raggiungere gli obiettivi che ti sei posto.

 

 

Buon lavoro.

 

Alessandro Bonamano

 

 

 

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: DEDICHI ABBASTANZA TEMPO ALLE ATTIVITÀ DI VALORE?

Quante volte al giorno dici o pensi la frase “ora non ho tempo per fare questa cosa”, “questo lo rimando a domani”, “ho troppe cose da fare”. Sicuramente anche a te, come a tutti gli Imprenditori, ti capiterà più volte al giorno.

Il tempo è la grandezza più democratica in assoluto. Infatti, ognuno di noi ha una giornata composta da 24 ore né più né meno, pertanto dobbiamo imparare a pianificarlo per sfruttarlo al meglio. Oggi ti dirò come puoi farlo in maniera semplice e applicarlo già da stasera.

 

LA RISORSA TEMPO

Il tempo è una risorsa ad esaurimento ed il tempo ha valore. In una giornata ci saranno sempre e solo 24 ore a prescindere dai nostri impegni.

Il tempo sprecato genera perdita di soldi ed elevato stress eppure continuiamo a sprecarlo.

Quando arrivi a fine giornata e non hai portato a temine quanto avevi intenzione di fare nonostante non ti fermato un attimo, ti senti stanco, insoddisfatto e frustrato. Questo ti genere un forte stress che poi si ripercuote sulla tua vita fuori dal lavoro.

Quando invece arrivi alla fine della giornata lavorativa e sai di aver concluso tutte le attività pianificate, ti potrai sentire ugualmente stanco ma sei soddisfatto, appagato e con una carica di positività per affrontare anche gli impegni dei giorni seguenti.

Sicuramente la maggior parte del tuo stress deriva dall’avere troppe cose da fare: si tende a riportarle in un foglio di carta volante o in un’agenda tramite un elenco (la cosiddetta to-do-list) e a rimandarle, non pianificando e organizzando il tempo per riuscire portarle a termine nei tempi stabiliti.

 

La routine quotidiana assorbe le tue energie e il tuo tempo: telefonate, mail, rapporti con i clienti, il collaboratore che ti chiede per l’ennesima volta come portare a termine un compito, ecc. Queste attività troppo spesso non portano valore aggiunto né a te né alla tua Azienda, ma ti occupano la giornata per risolvere solamente le urgenze che ti si sono presentate. Se questo si ripete ogni giorno, la tua Azienda resterà ferma e non avrà mai un punto di svolta verso il miglioramento. Questo perché la routine ti distoglie dalle priorità di un vero Imprenditore, e cioè far crescere la propria Azienda.

La parte pratica del tuo lavoro da Imprenditore si espande per occupare tutto il tempo che hai a disposizione. E ti accorgi solamente a fine giornata che in quel giorno volevi sederti nella tua scrivania, allontanarti per un paio d’ore da mail, telefonate e dalla gestione delle attività di routine, e impegnarti in quel piano di miglioramento o in quel nuovo progetto che da un paio di settimane ruota nella tua testa.

Infatti, se non riservi in agenda del tempo per le attività che renderanno la tua azienda più forte, il lavoro operativo si espanderà e consumerà tutto il tempo che hai a disposizione e in più non avrai lavorato sulle attività che ti portano valore.

Il tempo non è infinito. Devi imparare a fare oggi quelle attività che ti faranno avere un gran successo domani.

 

 

COME GESTIRE MEGLIO IL TUO TEMPO

Se hai troppi progetti aperti, incompleti o a metà, l’efficienza cala e di conseguenza anche la gestione del tuo tempo. Un rimedio è quello di creare una lista di tutti i progetti aperti in questo momento, scrivendo le attività nello specifico, così libererai la mente. Aggiorna la lista una o due volte a settimana e ogni tanto prendine in mano uno e concludila.

Se fai ogni giorno una lista di cose da fare o di attività da portare a termine quel giorno, è appurato che la tua produttività aumenta di un 15/20%. Ti consiglio ogni giorno di investire 5 minuti del tuo tempo per compilare la lista della giornata, meglio ancora se lo fai la sera prima per il giorno dopo.

 

Un'altra regola della pianificazione efficace del tempo è che se un’attività richiede meno di 5 minuti, falla subito e non rimandarla. Altrimenti a rimandarle, queste attività potrebbero allungarsi fino a consumarne anche 30 dei tuoi minuti.

Il tempo che senti di avere a disposizione si espande o si protrae a seconda del tuo stato d’animo. Quando hai il pensiero fisso di non avere tempo, fermati e ragiona su quello che vuoi davvero fare tutti i giorni.

Quando l’individuo sente di non avere tempo è perché si sta facendo guidare dagli altri, dall’universo materiale che lo circonda, sta cercando di essere qualcuno che non è.

Pensa a quali sono le attività che se fatte con costanza nei prossimi mesi, faranno la differenza per la tua Azienda e inizia a scriverle nero su bianco.

 

Un altro principio fondamentale della corretta gestione del tempo, è che il 25/30% del tuo tempo ogni settimana deve essere dedicato alle attività che portano valore alla tua Azienda, cioè a:

  • ­    - -pianificare la tua meta
  • ­    - -pianificare correttamente i processi aziendali
  • ­    - -gestire correttamente il tuo tempo
  • ­    - -definire le cose da fare e quelle da delegare
  • ­    - -ideare nuovi prodotti/servizi
  • ­    - -motivare i collaboratori
  • ­    - -tenere sotto controllo il conto economico
  • ­    - -ridurre gli sprechi
  • ­    - -e in generale tutte quelle attività che renderanno la tua azienda più forte

Se la tua azienda è strutturata, la percentuale del tempo da dedicare a queste attività strategiche sale al 50%.

Inoltre, non devi dimenticare che oltre a possedere un Impresa, hai anche una famiglia: il tempo da dedicare alla tua famiglia non deve mai essere sovrascritto dai tuoi impegni imprenditoriali.

 

Non rimandare gli impegni: le attività non fatte oggi diventeranno una crisi domani.

Spesso si rincorrono le priorità degli altri (clienti, collaboratori, ecc.), e di conseguenza non si dedica il tempo necessario nelle attività strategiche.

Per riuscire a non rimandare queste attività, inseriscile in agenda come dei veri e propri appuntamenti.

 

Un fattore fondamentale per la gestione efficace del tuo tempo è che devi imparare a delegare le attività alle persone giuste.

Quando la tua attività cresce, devi diventare bravo a delegare: scegli le persone giuste, dai loro un manuale in cui spieghi nei dettagli come fare quel lavoro (così non verranno sempre a disturbarti), e cerca di avere incontri settimanali con i delegati in cui rivedete assieme il lavoro e preparare il piano d’attacco.

Ho in programma di approfondire l’aspetto della delega efficace, per cui se sei interessato all’argomento non perderti le prossime uscite dei miei articoli.

 

Se ti ritrovi a perdere tempo, identifica che cosa ti ha demotivato. A volte ti ritrovi a vagare su google e perdi tempo. In quel momento una persona o qualcosa che ti è successo in azienda o nella tua vita personale ti ha demotivato. Identifica che cosa ti ha portato a perdere tempo e risolvila, in quanto non costruirai una grande azienda perdendo ore su youtube o facebook.

Abbi chiara la meta. Che cosa stai cercando di costruire? Come sarà la tua azienda tra 5/10 anni? Quando non identifichi le priorità tutto diventa urgente e la tua gestione del tempo salta. Ho già scritto alcuni articoli su come pianificare la tua meta e quali vantaggi porta per la tua Azienda; li ritrovi tutti nella sezione news del mio sito (https://www.sistemi-iso.it/news.html).

Devi stabilire un momento della settimana per fermarti e programmare la settimana entrante. Questo momento deve essere stabile, fisso. In quel momento potrai ragionare e pensare sui progetti aperti, stabilire le priorità, fare le to do list, preparare i tuoi piani ecc.

 

Impara a dire di no. Impara a dire no a quello che non si allinea con le tue mete. Alle persone demotivanti, a quelle che ti rubano solo tempo, a quelle che con te non si sono comportate correttamente, quelle che pretendono di avere da te senza dare niente, a quei clienti che vogliono avere tanto senza dare niente. Circondati di collaboratori fidati e di valore e affidati a consulenti efficaci, che sono in grado di porgerti le domande giuste per indirizzarti verso la pianificazione strategica delle attività che portano un miglioramento alla tua Azienda.

 

Non aspettare di aver svolto tutti i compiti di routine prima di dedicarti alle attività di valore.

La maggior parte di voi aspetta di aver concluso tutti i compiti di routine come rispondere a tutte le mail, ricevere tutte le telefonate anche dei ladri di tempo, aver fatto tutte le note spese, ecc. prima di dedicarsi alle attività che creeranno grande impatto per il futuro della sua Azienda.

Se anche tu sei uno di questi imprenditori, come ho sottolineato all’inizio, tali attività di routine si espanderanno occupandoti tutto il tempo e impedendoti così di dedicarti alle attività strategiche.

 

LA GIORNATA TIPO DI UN GRANDE LEADER

Lo sai come trascorrono le loro giornate i leader delle più grandi Aziende del mondo?

Una ricerca di CMOE (https://cmoe.com/blog/how-leaders-spend-their-time/), una fondazione americana leader nel settore della consulenza manageriale e della formazione, ha sottoposto un sondaggio ai leader influenti e di successo di diverse organizzazioni in tutto il Nord America, come Google, John Deere, Kellogg's, e Adobe.

CMOE ha quindi calcolato la media del tempo trascorso quotidianamente per ciascuna attività e identificato l'orario tipico della giornata in cui queste vengono eseguite. Ha quindi delineato come potrebbe apparire la giornata tipo di un leader.

6:15: la sveglia suona molto presto. Iniziano con 45 minuti dedicati all’esercizio fisico. L’esercizio aiuta a migliorare lo stato d’animo e a dare l’energia giusta per affrontare la giornata con successo.

7:00/7:50: doccia e colazione veloce. Solamente il 70% dei leader fa colazione, il restante 30% mangia una cosa a volo mentre si reca in ufficio.

8:15 – 9:15: è il momento per scrivere e rispondere alle e-mail. In media un leader spende 2 ore e 25 minuti al giorno a inviare e-mail e messaggi.

9:15 – 9:40: la pianificazione strategica. Decidere quali sono gli obiettivi e con quali strategie realizzarli, sono attività di vitale importanza per ottenere successi nel medio-lungo periodo.

9:40 – 10:00: tempo dedicato ad altre telefonate ed e-mail ed è il momento giusto per una piccola pausa.

10:00-12:30: riunioni per elaborare progetti e dividere i compiti e delegare le attività. In media un leader trascorre 2 ore e 45 minuti della sua giornata in riunioni in presenza o in videoconferenza.

12:30- 13:00: pausa pranzo per ricaricare le energie. Il 52% dei leader intervistati definisce la sua dieta come salutare.

13:00 – 13:50: altro tempo da dedicare a mail e telefonate varie.

13:50 – 15:30: lavoro di squadra. Il 50% degli intervistati trascorre più tempo a discutere progetti con persone e membri dello staff che da soli a elaborare idee per proprio conto.

15:30 – 15:45: pausa merenda.

15:45 – 16:15: incontri e appuntamenti vari.

16:15 - 17:00 tempo per pianificare strategie da soli. La maggior parte degli intervistati trascorre 1 ora e 45 minuti della sua giornata a ragionare su idee e progetti personali.

17:30 – 20:00: ritorno a casa e cena. La cena è il momento di maggiore relax per il 93% degli intervistati.

20:00 – 21:45: contatti social con amici e familiari. In media un leader dedica 8 ore alla settimana ad amici e familiari al di fuori della sfera lavorativa.

23:00 – 23:30: tempo per la formazione. Letture di articoli sul Web, di libri, ecc. i leader spendono 30 minuti del loro tempo per imparare, acquisire competenze e trovare nuove fonti di ispirazione.

Come puoi vedere, la giornata dei grandi Imprenditori nonché leader dei settori, è scandita da appuntamenti e attività giornaliere di routine ma dedicano molto del loro tempo nella pianificazione strategica e in attività personali come sport o in altri hobby, nonché nella formazione quotidiana continua.

Tutto riescono a fare perché hanno definito e applicato un metodo per definire le attività strategiche e per pianificarle all’interno della propria giornata.

 

INIZIA A PIANIFICARE

Anche se non ti sembra di avere ancora il giusto tempo da dedicare, inizia ad applicare gli spunti che ti ho appena suggerito e comincia a pianificare le attività strategiche. Scoprirai fin da subito grandi vantaggi.

Così facendo sperimenterai da subito quanto segue:

  1. Il numero di telefonate (le cosiddette ladre di tempo) a cui risponderai si ridurranno drasticamente;
  2. Sarai comunque pieno di cose da fare ma in uno stato d’animo completamente nuovo e positivo;
  3. La tua produttività aumenterà decisamente;
  4. Ti dedicherai alle vere attività imprenditoriali di valore con maggiori soddisfazioni per te, per la tua Azienda e anche per i tuoi collaboratori.

Anche solo il fatto di esserti fermato a leggere i miei suggerimenti significa che hai la mentalità giusta per iniziare a pianificare con un metodo efficace il tuo prezioso tempo.

Continua in questa direzione e ti garantisco che farai crescere la tua Azienda e contemporaneamente diventerai un Imprenditore con la “I” maiuscola.

 

 

Buon lavoro.

 

Alessandro Bonamano

 

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LA NEWS DEL MERCOLEDI’: 12 NOVEMBRE: GIORNATA MONDIALE DELLA QUALITA’

Domani 12 Novembre 2020, sarà la giornata mondiale della Qualità.

Perché la Qualità ricopre un ruolo così importante nella vita lavorativa di tutti noi? Qual è il vero valore della Qualità?

Per comprenderne i motivi di questo successo è necessario fare una breve premessa.

Nel 1979 le British Standards pubblicarono la BS 5750 per i Sistemi Qualità che può essere considerata come la progenitrice delle attuali ISO 9001. Sempre nel 1979 si istituì il comitato tecnico TC 176 che ha il compito, ancora oggi, di aggiornare le norme della serie ISO 9000.

Alla fine degli anni 80 quando iniziò a diffondersi nel mondo la cultura della Qualità anche all’interno delle Aziende manifatturiere diciamo generaliste (nei settori aeronautico, militare oli &gas era già presente da alcuni decenni) si era diffusa una grande aspettativa rispetto al valore aggiunto che una Qualità Certificata avrebbe potuto portare all’Azienda ed ai propri clienti.

Tuttavia, ad un primo periodo (diciamo per circa tre lustri) di speranza e di entusiasmi ha fatto seguito una delusione derivante dalla prevalenza dell’interesse per la certificazione del Sistema Qualità intesa, a torto, come l’unico obiettivo da raggiungere e non come strumento per perseguire la Qualità intesa come miglioramento continuo dei processi e dei risultati.

Ora a distanza di alcuni decenni, possiamo affermare che oggi, in un contesto generale molto critico, la Qualità rappresenta il miglior biglietto da visita per accedere a mercati sempre più competitivi e agguerriti. Mai come in questo periodo, infatti, le imprese devono essere capaci di mantenere le vendite, garantendo sempre un elevato livello della Qualità e una spiccata competenza nella gestione dei rischi da svariati punti di vista.

Infatti, il contesto attuale permette solo alle imprese virtuose di distinguersi e di rimanere concorrenziali su un mercato globale perennemente in equilibrio tra la richiesta di massima Qualità e assunzione di responsabilità e, contemporaneamente di garantire un prezzo di acquisto sempre più competitivo con i mercati emergenti.

Parliamo quindi di Aziende in grado di realizzare prodotti di Qualità a 360°, come ad esempio articoli meccanici in grado di resistere alle più estreme condizioni di utilizzo, o oggetti in plastica che garantiscano nel tempo non solo le loro peculiarità meccaniche ma anche aspetti estetici che sono divenuti fondamentali nella vita di moltissimi articoli di uso quotidiano (pensiamo ad esempio agli interni delle automobili o agli oggetti di design). Tutto questo non è sufficiente, perché deve essere abbinato alla capacità dell’Azienda di offrire costantemente e parallelamente ai prodotti, anche servizi altamente competitivi.

In altri termini la Qualità rende non solo la nostra vita migliore ma anche il nostro lavoro più facile, sicuro e competitivo.

Sono proprio questi i principi a cui si ispira la Giornata Mondiale della Qualità che si celebra domani 12 novembre, per promuovere l’importanza della Qualità per la crescita delle imprese e delle nazioni.

 

MA QUAL’E’ IL VERO SIGNIFICATO DEL TERMINE “QUALITA’”?

La Qualità è un concetto relativo e può essere definita in molte forme, proprio perché si compone di una parte fortemente oggettiva (gli aspetti tecnici che devono soddisfare le specifiche del cliente) ma anche di una parte assolutamente soggettiva (gli aspetti che devono soddisfare le aspettative e i desideri del cliente, a volte nemmeno espressi).

La Qualità è quindi la combinazione tra le aspettative del cliente e il prodotto/servizio offerto.

Infatti, più le aspettative del cliente e il prodotto/servizio offerti sono allineati, più questi saranno giudicati prodotti/servizi “di Qualità”.

La Qualità rappresenta quindi un punto base del fare Impresa.

Solo le Imprese di valore sono in grado di distinguersi e di rimanere concorrenziali su un mercato in continuo movimento e va da se che, per essere un’Impresa di valore, deve avere un Sistema di Gestione Qualità di valore.

 

MA COSA SIGNIFICA AVERE UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA’ AZIENDALE?

Aver implementato un Sistema di Gestione della Qualità significa per l’Azienda riuscire a garantire un predeterminato livello di efficienza e di efficacia dei propri processi organizzativi, in grado di mantenere la promessa fatta, al fine di offrire ai propri clienti prodotti/servizi sempre in linea con le loro aspettative ad un livello altamente concorrenziale.

Tutto ciò non significa solamente soddisfare i requisiti e i principi generali dettati da uno standard o da una norma o limitarsi a dare evidenza dell’esistenza di un Sistema di Gestione durante una visita ispettiva.

Un Sistema di Gestione della Qualità aziendale di valore deve invece essere inteso come quell'insieme di elementi e fattori che consentono la realizzazione di processi e servizi efficaci ed efficienti nel tempo e che portano ad un continuo miglioramento dell’Azienda.

Fare Qualità significa adottare un metodo aziendale che porta un elevato livello di soddisfazione della clientela; significa coinvolgere le persone impiegate nell’organizzazione rendendole più autonome; significa responsabilizzare i collaboratori affidandogli un chiaro e determinato risultato da raggiungere.

Ed ancora, fare Qualità implica la capacità di anticipare e risolvere gli imprevisti; consente di potenziare le varie fasi dei processi organizzativi attraverso l’ottimizzazione delle risorse e le valutazioni periodiche di rischi e delle opportunità.

In altre parole, fare Qualità significa avere l’Azienda sempre sotto controllo e contemporaneamente migliorare le performance del sistema aziendale nella sua globalità.

In breve, lo scopo del Sistema di Gestione della Qualità aziendale deve essere la generazione di una continua innovazione aziendale in termini di miglioramento e, solamente guardando la Qualità sotto questo punto di vista, si produrrà valore per l’Azienda.

 

LA ISO 9001

Concorderai con me che avere un Sistema di Gestione della Qualità in Azienda non significa solamente ricevere un certificato da appendere al muro o da caricare sul sito aziendale, ma deve essere lo strumento principe per condurre la tua Azienda attraverso un vero e proprio percorso verso il miglioramento dinamico applicando un metodo strutturato.

Per intraprendere un'efficace Gestione della Qualità aziendale, si possono utilizzare numerosi modelli riconosciuti e certificabili anche a livello internazionale.

Come saprai, lo standard di riferimento internazionale più diffuso per i Sistemi di Gestione della Qualità aziendale di ogni settore e dimensione è riferito alla Norma ISO 9001.

Lo standard ISO 9001 partendo dal contesto in cui si trova ad operare l’Organizzazione (per esempio mercato di riferimento, stakeholders, aspetti legislativi cogenti, concorrenza ecc.) tra gli altri aspetti obbligatori, richiede di effettuare un’analisi dei rischi/opportunità a cui l’Azienda potrebbe essere sottoposta a fronte di una variazione più o meno consistente delle condizioni di partenza in funzione delle strategie aziendali.

Inoltre, lo standard ISO 9001 senza entrare nel merito del come, chiede ad ogni Organizzazione di mantenere sotto controllo i processi aziendali, misurando le performance aziendali come redditività, produttività, costi sostenuti per la mancata Qualità e via discorrendo.

In altre parole, chiede di valutare l’andamento dei processi aziendali mediante specifici indicatori, con lo scopo di ridurre gli sprechi e migliorarne le performance (miglioramento continuo) e garantendo alla clientela le promesse fatte (soddisfazione del cliente).

È certamente anche per questi motivi che ad oggi i siti certificati secondo lo standard ISO-9001 presenti in Italia sono 120.983, di cui 24.259 nella solaLombardia. Tra questi 3.342 si trovano nella provincia di Brescia e 3.041 sono situati nella provincia di Bergamo.

(Dati aggiornati a luglio 2020-Fonte database Accredia-Ente di Accreditamento Italiano)

 

LA QUALITA’ DI VALORE

Questi numeri indicano che sempre più Aziende decidono di intraprendere la strada della certificazione seguendo la Norma ISO 9001 e lo fanno principalmente con 3 finalità:

  1. Avere un’organizzazione in grado di rispondere adeguatamente alle sfide poste dall’attuale sistema economico globale;
  2. Essere conformi a specifici requisiti di legge;
  3. Avere la possibilità di accedere a mercati che ne richiedano il rispetto.

Inoltre, nella maggior parte dei casi, le Aziende non avendo risorse interne disponibili ma soprattutto qualificate, si rivolgono a studi di consulenza esterni.

È fondamentale nella fase di scelta del consulente esterno, valutare alcuni parametri che ti possono garantire il risultato. Ciò significa non solo l’ottenimento del certificato del Sistema di Gestione Qualità ma la creazione di un metodo di gestione dei processi che ti garantisca un percorso virtuoso verso il controllo totale dell’Azienda e la garanzia di raggiungere gli obiettivi pianificati nei tempi previsti.

Questo è il vero valore che i giusti professionisti ti portano e che tu devi considerare nel momento della decisione.

L’aspetto che dà un ulteriore vantaggio alla tua Azienda rispetto alla concorrenza è che il Sistema di Gestione non deve essere basato sulla Qualità intesa in maniera generica, ma sulla Qualità di valore.

Il giusto consulente non è colui che ti dice quali documenti devi compilare per superare i controlli dell’Ente di certificazione, ma ti deve porre le giuste domande per indirizzarti verso attività o decisioni che altrimenti non avresti considerato. Sempre con l’intenzione di migliorare la tua organizzazione.

Assieme al giusto consulente costruirete il metodo personalizzato per la tua Azienda e la sua applicazione porterà miglioramenti visibili da molti punti di vista, sia nell’organizzazione delle attività, sia nei numeri aziendali e sia nel maggior coinvolgimento dei collaboratori nella gestione quotidiana. Non ultimo avrai la possibilità di migliorare la Qualità del tuo tempo.

Ma di questo ne parleremo un’altra volta.

Se vuoi approfondire i benefici anche economici, di chi ha già un Sistema Qualità Certificato Efficace SGQE, tempo fa ho scritto un articolo in cui riportavo delle statistiche molto esaurienti. Se vuoi lo puoi rileggere qui:

https://www.sistemi-iso.it/news/178-la-news-del-mercoledi%E2%80%99-se-sei-hai-un-sistema-di-gestione-qualita%E2%80%99-certificato-e%E2%80%99-meglio.html

 

Ti lascio con un quesito: la tua Azienda ha già un Sistema di Gestione della Qualità? Ma soprattutto, se la risposta è si, il tuo Sistema Qualità è un sistema di valore?

 

 

Buon lavoro.

Alessandro Bonamano

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